Il 25 Aprile 1969, cinquanta anni fa, veniva fondata ad Ancona l’Associazione Italiana di Scout Filatelia, per la volontà di un gruppo abbastanza consistente di appassionati, una quarantina, che già si riunivano per coltivare il proprio hobby nelle varie Associazioni Scout di appartenenza e nel CIFT (Centro Italiano Filatelia Tematica). Ricordo la “Sezione Filatelica Scout” dell’ASCI e la “Pattuglia Filatelica” del MASCI di Firenze.


Oggi quel gruppo si è assai ridotto, sono solo 5 i Soci Fondatori ancora presenti in AISF, ma ben 130 Soci in tutta Italia danno ancora vita a questa Associazione, che riesce ad organizzare uno o più incontri e mostre di filatelia a soggetto scout ogni anno, con diverse partecipazioni dall’estero.
E’ vero, non ce lo nascondiamo, oggi il collezionismo filatelico attira poco, soprattutto i giovani, anche perché ormai i rapporti tra persone lontane non si fanno più scrivendo lettere e cartoline, ma con più semplici e veloci “clic” sugli strumenti informatici che ognuno di noi ha in tasca, in tempo reale.
Tuttavia la carta – lettere, telegrammi, cartoline – conserva ancora un fascino particolare, mantiene quel compito insostituibile di trasmettere un pensiero, un ricordo, una riflessione fermandolo nel tempo, scritto appunto sulla carta che, se conservata, si trasmette di generazione in generazione.
Ecco allora che il francobollo, ma anche buste e cartoline viaggiate, diventano un segno della memoria, un ricordo vivo di qualcosa che è avvenuto; collezionare non è quindi soltanto accumulare del materiale – ce l’ho, mi manca – ma anche un ritorno alle radici, una testimonianza di fatti e luoghi, un aiuto concreto a rivivere la storia passata.
Collezionare, poi, ha anche una valenza educativa: richiede attenzione, ricerca, metodo.
Stimola, infatti, il gusto per la ricerca e le capacità di “leggere” al di là del pezzettino di carta; collezionando francobolli si impara anche la storia e la geografia, come ben sanno le centinaia di scuole che hanno introdotto la filatelia tra le materie complementari.
Aiuta i ragazzi/e, ma anche gli adulti, allo spirito di osservazione e allo sviluppo della memoria; favorisce lo spirito di intraprendenza e la costanza nel perseguire una meta.
Approfondisce le competenze; sviluppa l’amicizia con altre persone, all’inizio interessate solo alla collezione comune; e sviluppa anche il senso dell’internazionalità, se gli scambi di materiale e informazioni avvengono con amici stranieri.
Insomma, crediamo che il collezionismo di francobolli sia tuttora anche un mezzo efficace di crescita personale, oltre che un hobby divertente.
E’ per questo che abbiamo scelto di festeggiare i nostri primi 50 anni a MATERA nell’Anno Europeo della Cultura, in concomitanza al Convegno “Pedagogia, Culture e Scautismo”, organizzato da AGESCI e CNGEI della Basilicata.

E’ per noi molto significativo celebrare l’anniversario in questa prestigiosa cornice, perché si sottolineano i motivi di fondo della nostra Associazione: e cioè il collezionismo come fatto di cultura e di educazione, e la nostra appartenenza al mondo scout.


E dunque, AUGURI A.I.S.F.!!!!!!!!!!

per tanti altri anni di Educazione, Cultura e Scautismo!!!!!